La Moka Lab è la valvola di sfogo dell'agenzia La Moka, uno spazio aperto
verso cui far convergere qualsiasi argomento riguardante il sociale,
la pubblicità progresso, sostenibilità e tutela ambientale, sensibilizzazione civica,
idee e news sul mondo del marketing, della pubblicità e del design.


La Moka Lab is La Moka Agency's outlet, an open space
an open space in which letting converge any argument such as the social,
the advertising progress, the environmental sustainability and defense, the civic sensitiveness,
the design, ideas and news on the world of the marketing.



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15 maggio 2012

Le "30 primavere" di vivai Cantatore.

designed by: www.la-moka.com
 
Un’attività che consolida il suo brand negli anni ha la necessità di interagire con i suoi clienti, consigliare, raccontare i suoi successi. Soprattutto dopo trent’anni. Vivai Cantatore festeggia il suo trentesimo compleanno con un nuovo logo realizzato da La Moka Communication che incarna tutti i valori e la personalità conquistata negli anni. La Brand Identity di Vivai Cantatore trova la sua espressione anche nel nuovo website progettato da La Moka, www.vivaicantatore.com, che permette all’azienda di essere raggiungibile in ogni parte del globo.

28 febbraio 2011

Biglietto da visita



La vetrina? Qualcuno la definisce “il biglietto da visita” del negozio.
Il sito web? “Il biglietto da visita” per chi fa e- commerce.
La copertina? Perché no? “Il biglietto da visita” per una rivista.

Si potrebbe andare avanti a lungo, ma resterebbe sempre una la domanda centrale: che cos’è il biglietto da visita? E’ uno dei più antichi, semplici e diretti mezzi di comunicazione.
Oggi diciamo che è uno dei tanti supporti cartacei basati su stampa (come la brochure aziendale o la locandina di un evento) con cui si presenta una persona privata o una sua attività, ma in verità ha vita lunga. Nato nella Francia del 1700 come semplice cartoncino su cui segnare le generalità e/o i recapiti del soggetto titolare, era prima sottoposto a un rigoroso galateo che ne dettava le regole per definirne l’aspetto (colore rigorosamente bianco, dimensioni piccole, carattere corsivo…).

Naturalmente, per quanto la sua funzione resti invariata, oggi il biglietto da visita è oggetto di una grande libertà di espressione, ben lontana da quel vincolante galateo. Anzi, in alcuni casi si può parlare di una vera e propria mania che ha coinvolto soprattutto i più giovani: per sete di visibilità creano da autodidatti dei biglietti personalizzati con i quali pubblicizzare semplicemente se stessi, un po’ per gioco. Sono decine i software in circolo grazie ai quali progettare e stampare questa categoria di prodotti in pochi click. Il risultato sono cartoncini coloratissimi dalle mille forme e dimensioni, con immagini fantasiose o fotografie di famiglia che hanno ragion d’essere solo nel personale gusto di chi li crea.


Ma chi lavora nel campo da decenni, da molto prima di tale boom, sa bene che ciò poco ha a che fare con la comunicazione d’impresa; sa bene che anche quel piccolo quadratino di cartone deve essere un tassello dell’immagine coordinata aziendale, progettato in base a coerenza e previsione di efficacia. Ed ecco che dal biglietto da visita si passa alla business card (che di diverso ha solo il sound più professionale).

Quanti bigliettini da visita ricevete in un anno? Chi di voi non ha almeno una decina di business card nella propria borsa? E, ancora, quante ne avete gettate credendo che occupassero inutilmente spazio?
Assimilare una business card a un semplice “pezzo di carta” su cui è appuntato un numero di telefono significa identificarla con uno strumento inutile dal punto di vista funzionale e un’insensata spesa tipografica (che potrebbe esser senza problemi risparmiata utilizzando carta e penna, appunto): al contrario, molte cose si possono dire con 85x55 mm di cartoncino! L’obiettivo per cui viene realizzata è chiaro: creare contatti. E in un mondo in cui si è bombardati da migliaia di informazioni al giorno è difficile che il ricordo della persona che l’ha ceduta resti. Non a caso i biglietti da visita, dopo un indecifrato periodo di permanenza nel portafoglio, vengono cestinati. E questo non perché necessariamente non facessero riferimento a un contatto utile, piuttosto perché nel momento in cui quel contatto poteva essere utilizzato non ci si è ricordati di averlo. Dunque nella maggior parte dei casi tali biglietti non assolvono alla loro funzione principale.


E’ proprio alla luce di tutto ciò che si comprende perché anche in merito a un semplice veicolo come questo le decisioni da prendere sono variegate:
- che tipologia di informazioni inserire. Gli esperti di marketing, ad esempio, consigliano di ricorrere, tra le varie, anche a un head line, una frase sintetica che sia un po’ lo slogan identificativo della attività;
- che font utilizzare per il testo;
- a quali colori ricorrere;
- che formato attribuire;
- su che tipo di carta stampare.

15 febbraio 2010

Consigli per una corretta comunicazione - parte 6

6. – Diffondere il proprio brand

Fate indossare la vostra marca alle persone. Non solo sugli abiti da lavoro che i vostri collaboratori indossano in azienda. Fate personalizzare diversi tipi d’abbigliamento che potete regalare ai vostri collaboratori in occasioni speciali, amici e clienti. Il vostro logo potrebbe viaggiare oltre ogni aspettativa. Fate apporre il vostro logo anche su articoli da viaggio ovviamente. Naturalmente la scelta di questi articoli non deve essere casuale oppure dettata dal prezzo basso. Ricordate sempre l’imperativo: fare sempre scelte coerenti con il settore in cui operate, con i vostri obiettivi e con il tipo d’attività che svolgete. La lista è lunga, t-shirt in primo luogo ma devono essere di buona qualità e possibilmente una volta stampate devono essere imbustate singolarmente così come felpe, giacconi, polo, cappellini, camicie, impermeabili, ombrelli, borse da viaggio, trolley, borse da ginnastica, borse per la spesa, pochette.

Tutto deve essere personalizzato in modo elegante e nel caso di articoli da viaggio anche discreto, purché visibile, magari con targhette di metallo inciso o stampato. Per la personalizzazione cercate l’azienda più competente che può offrirvi i più svariati sistemi di personalizzazione, come serigrafia su materiali speciali, ricamo, incisione di metalli, applicazioni a caldo, ecc. oppure fatevi consigliare da un esperto in sistemi di stampa che conosca le tecniche più diverse.

Autore: Marino Baccarini

8 febbraio 2010

Consigli per una corretta comunicazione - parte 5

5. – Ogni occasione va utilizzata al meglio...

Aggiungete un valore nuovo alla vostra segreteria telefonica. Invece che pronunciare semplicemente il vostro nome oppure il vostro telefono cellulare dove potete essere rintracciati quando siete fuori ufficio, potreste utilizzare un messaggio accattivante come: “Risponde Finestre Rossi, le migliori finestre in legno. I nostri uffici sono aperti dalle ore …” ecc. Anche questo serve a essere ricordati più velocemente, attraverso il passa parola. Create una serie di annunci diversi che potete cambiare periodicamente. Ricordate: coerenza e idee sono d’importanza cruciale.

1 febbraio 2010

Consigli per una corretta comunicazione - parte 4

4. – Il vantaggio di diffondere la conoscenza

Condividete le vostre competenze. Offrire consigli gratuiti su Internet attraverso i newsgroup vi permette di far circolare il vostro nome e quello della vostra azienda. Internet è un oceano di opportunità che vanno cercate e utilizzate nel modo a voi più consono. Le discussioni di gruppo ampliano la vostra conoscenza su temi che vi riguardano e possono darvi idee assolutamente originali e brillanti per la vostra attività. Non dimenticate: state costruendo la personalità della vostra azienda, tutto serve ma va scelto con oculatezza per non disperdere energie. Venite notati velocemente quando spedite ai possibili clienti informazioni gratuite attinenti ai loro interessi o professione. Inoltre potete inviare relazioni uniche nel loro genere, i risultati delle ultime indagini sul commercio, informazioni da inoltrare dopo averle prese da una rivista professionale, promozioni a tempo determinato oppure il vostro magazine elettronico (e-zine).

25 gennaio 2010

Consigli per una corretta comunicazione - parte 3

3 - Informatizzazione

Informatizzate il vostro lavoro. Tenete traccia di tutti i vostri contatti e di tutte le informazioni che li riguardano, perfino i compleanni e ricordatevi di inviare gli auguri o di telefonare. Questo argomento è una spina nel fianco della maggioranza degli imprenditori. Oggi giorno esistono software chiamati CRM “Customer Relationship Management” che aiutano le aziende a tenere “vivi” i rapporti con la clientela. Tuttavia spesso questi database, questi archivi, sono ricchi d’informazioni che non vengono utilizzate, tranne quando esiste personale formato e abituato a usarli quotidianamente. Non c’è bisogno di spendere migliaia di euro per acquistare programmi ricchi di funzioni che nessuno userà. Nella fase iniziale della vostra attività un’agenda elettronica, spesso presente nel vostro computer o scaricabile gratuitamente su Internet, è più che sufficiente a tenere conto dei vostri contatti.

E’ fondamentale scegliere programmi che archiviano le informazioni in un “formato” esportabile per evitare in futuro di dover inserire nuovamente tutte le informazioni in un programma più professionale qualora se ne presentasse la necessità. In poche ore potete voi stessi imparare a costruire un database semplice ma efficace utilizzando software come Access. Anche un semplice foglio di calcolo può bastare. La cosa importante è ricordarsi di usare queste informazioni e di aggiornarle costantemente.

Imparare a gestire la propria giornata e i contatti personali è di primaria importanza in questa fase, perché quello che state cercando di costruire è il presente e il futuro della vostra impresa. Se tuttavia avete a disposizione un budget per l’informatizzazione della vostra azienda, prima di acquistare un programma specifico per la contabilità, cercate di saperne di più sui CRM: diverse aziende hanno creato software che vi permettono di gestire contabilità e contatti con i clienti con lo stesso programma e di acquistare moduli aggiuntivi man mano che le vostre necessità aumentano.

18 gennaio 2010

Consigli per una corretta comunicazione - parte 2

2 - Aggiornamento e innovazione

Siate aggiornati e “alla moda”. Investite nel modo giusto. Certamente nella fase iniziale della vostra attività dovrete contare i centesimi… ma dovete anche fare investimenti strategici. Guardatevi intorno e scoprite le occasioni migliori per associare la vostra azienda a fatti o persone importanti. Oppure commissionate lavori ad aziende che stanno praticando sconti, sempre che siano molto famose e professionali.
Investire per essere sempre al passo coi tempi ripaga sempre. Cercate di partecipare a presentazioni di nuovi prodotti strategici per la vostra azienda, cercate di capire le tendenze del vostro mercato, perché arrivare prima dei concorrenti può essere controproducente come arrivare dopo che il mercato ha già consumato una nuova idea.


Autore: Marino Baccarini

13 gennaio 2010

Consigli per una corretta comunicazione - parte 1

1. – L’esperto o l'agenzia di comunicazione

Avete definito l’identità della vostra azienda: è il momento di scambiare quattro parole con un esperto oppure un’agenzia di comunicazione. Abbiamo detto esperto o agenzia, non l’amico che promette di farvi il logo gratis e nemmeno il primo rappresentante che si presenta con la promessa di farvi spendere poco e consegnarvi il lavoro in tre giorni. Né, tantomeno, voi stessi… anche se avete acquistato un computer modernissimo e l’ultima versione di Photoshop. Abbiamo detto esperto o agenzia, cioè persone che prima vi faranno domande che a voi sembreranno quasi banali ma che a loro serviranno per rendersi conto di quanto approfondita sia stata l’analisi che avete fatto della vostra attività. Più domande vi faranno, meglio sarà. Non incaponitevi nel tentativo di dare loro consigli riguardo a colori e forme, piuttosto parlate di voi stessi, della vostra azienda, dei vostri prodotti e servizi e del motivo per il quale i clienti dovranno sceglierli.

Evitate di rivolgervi direttamente a un fornitore di stampati aziendali (es. tipografia), a meno che non disponga di uno staff eccellente, cosa non proprio facile da trovare... Ricordate che rivolgersi a esperti o agenzie di comunicazione serie e con referenze e capacità dimostrabili non è un costo, bensì l’investimento più importante nella costruzione dell’identità aziendale.

Ora avete la vostra insegna sulla facciata dell’azienda o dell’ufficio e tutti gli stampati principali sono stati consegnati. E’ il momento di far conoscere la vostra “marca”.

Come farsi "conoscere" nel territorio

Contribuite ad associazioni e iniziative benefiche, sociali, culturali e sportive per la collettività, che siano in grado di veicolare la vostra “immagine” nel giusto modo e che offrano un bacino d’utenza numericamente e qualitativamente importante per la vostra impresa. Non fate mai nulla che non possa tradursi in un aumento della notorietà presso i vostri clienti potenziali; utilizzate i mezzi stampa e radio televisivi locali per ampliare l’eco del vostro contributo nei confronti delle associazioni o delle iniziative benefiche. Intraprendete sempre un’azione progettata fin nei minimi dettagli, ma soprattutto operate affinché i vostri sforzi e investimenti, anche di piccola entità, aumentino il consenso intorno alla vostra azienda.

Lasciatevi coinvolgere in progetti relativi alla vostra area geografica, alla zona dove la vostra azienda opera, siano essi parchi pubblici o scuole, circoscrizioni, istituzioni educative, progetti di riqualificazione ambientale, centri commerciali o progetti di formazione professionale.

Scegliete iniziative che abbiano qualche attinenza o affinità con la vostra attività oppure con gli obiettivi della vostra azienda, il ritorno in termini di notorietà sarà maggiore, poiché il pubblico si ricorderà più facilmente di voi, soprattutto se l’iniziativa ha avuto molto successo. Rilasciate comunicati stampa congiunti con le associazioni alle quali partecipate e preoccupatevi che il vostro logo figuri sui documenti più importanti e che entrano in “contatto” con il pubblico. Ricordate che, in quanto imprenditori, avete responsabilità verso la comunità locale e la società in generale, perché sono le persone che acquistano i vostri prodotti e lavorano per voi che rendono possibile la crescita della vostra attività.

Non basta fare donazioni in denaro ad attività benefiche o filantropiche e pretendere benefici per la vostra azienda, se il vostro gesto non ottiene riconoscimenti. Se desiderate fare donazioni a carattere personale siete liberi di farlo ma se coinvolgete la vostra attività questa ne deve beneficiare in termini d’immagine.

Iscrivetevi ad associazioni culturali o circoli privati e non solo ad associazioni di categoria. Ricordate che le associazioni di categoria spesso si occupano solo della parte amministrativa della vostra azienda, ma se volete ottenere un ritorno in termini di “visibilità” del vostro marchio dovete impegnarvi di persona e coltivare i rapporti interpersonali, cioè fare “networking” nel senso di coltivare le relazioni interpersonali con persone dello stesso settore ma anche di settori diversi. Fare networking ed essere connessi alla comunità fa conoscere la vostra azienda e vi permette di avvicinare possibili clienti.

(Joanna L. Krotz "Why your company needs a consistent identity")


THE EXPERT OR THE COMMUNICATIONS AGENCY

You have defined your company’s identity: now it’s the time to talk with an expert or with a communications agency. We have just said expert or communication agency and neither a friend of us who promises you to create a logo for free or the first agent who arises to you, promising you convenient prices and short delivering time. Least of all yourself, even if you have just bought a very up to date computer and the Photoshop last version. We are speaking about expert or agency, that means people who, initially, will make questions which will seem quite ridicule but which will be important for them to understand how accurate has had been your analysis on your own company. The more questions they will do the more better it will be for you. Don’t be set trying to give advises on colors or shapes, but talk about yourself, your company, your products and services or about the reason why customers should choose yours! Avoid addressing directly to a printing supplier agency (i.e. typography), except if it is composed by an excellent staff, even if it is very difficult to find such an agency…remember that addressing to experts or to a reliable communications agency with verifiable skills doesn’t constitute a cost, but rather the most important capital expenditure to build your company identity. Now you have your own sign on your company or office façade; and all the principal company brochures have been delivered. Now there comes the moment to let people know your own “brand”.


Autore: Marino Baccarini

9 gennaio 2010

Consigli per una corretta comunicazione - introduzione

Diamo l'avvio, con questo post, al primo di una serie di interventi che "educheranno" il lettore alla comprensione dell'essenza della comunicazione. Traiamo spunto dal libro di Joanna L. Krotz "Why your company needs a consistent identity" in cui l'autrice educa alla creazione di una efficiente identità aziendale.


Come costruire l’identità di un’azienda dal niente.

I primi anni di un’azienda sono caratterizzati dagli sforzi di emergere e distinguersi in un mercato sempre più competitivo che richiede attenzione continua. E’ difficile, a detta soprattutto dei piccoli imprenditori, trovare il tempo o le strategie per distinguersi e farsi conoscere.

Ecco il punto: farsi conoscere.

Come si comincia?

E’ risaputo che per suscitare una buona impressione sui clienti e vendere prodotti o servizi è necessario che i possibili clienti conoscano il nome dell’azienda. Perciò, malgrado la pressione quotidiana alla quale un’impresa è sottoposta nel corso dei primi anni, lo sforzo maggiore di un buon imprenditore deve essere rivolto a creare, velocemente e in modo efficace, l’identità dell’azienda che costituisce il primo passo nella costruzione del proprio spazio all’interno del mercato, della comunità, della società.

Come si crea un’identità aziendale o quella che possiamo chiamare anche “la personalità aziendale?”

Cominciamo col dire che la vostra azienda può chiamarsi Mario Rossi o Finestre Rossi. In entrambi i casi il “nome” della vostra azienda “è” una marca, esattamente come tutte le altre più famose che vendono automobili o dentifrici. Altresì la vostra azienda potrebbe chiamarsi Mario Rossi e produrre cioccolatini e una linea che avete chiamato “Dolci promesse”. Ma non addentriamoci nel complesso mondo della “identità di prodotto”.

La vostra azienda in effetti è un “prodotto” già di per sé con tanto di nome e spesso… cognome.

Creare un’identità aziendale non è quindi solo affiggere manifesti con l’indicazione dell’apertura della vostra nuova attività. Piuttosto la creazione di una personalità aziendale è il costante rapporto fra il vostro business e il vostro pubblico più autorevole che comprende i clienti, i mezzi d’informazione, gli investitori eventuali e futuri, i dipendenti, la famiglia, i fornitori e così via.L’immagine aziendale è ciò che comincia dentro l’azienda, passando dal titolare al magazziniere fino al cliente finale che viene raggiunto dal prodotto o servizio. Attraverso “tutti” questi canali la “marca” deve costantemente veicolare il suo messaggio evocando una risposta emotiva nel cliente finale che la premierà con la sua fedeltà.

Naturalmente come in ogni nuova relazione “affettiva”, l’essere notati e l’ottenere fiducia richiedono tempo. Mentre l’azienda cresce, l’imprenditore deve intensificare o espandere gli sforzi nell’ambito del marketing, per incanalare strategie più sofisticate verso gli obiettivi preposti.

La nostra azienda, dunque, ha necessità di una sua propria identità, perché possa essere riconosciuta e scelta dai clienti. Di seguito ecco alcuni passi basilari da compiere nella costruzione dell’identità aziendale.

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english version

How to build a new company identity without any foundations.

A company first years of living are characterized from the efforts to emerge and to succeed in being distinguished in a more and more competitive market which requires a continuous attention. It is difficult, according some smalls businessmen, to find the time or the right strategies in to be original and to let people know you.

Here’s the point: let people know you.

How to start?

It is commonly acknowledged that to stimulate/provoke/give a good impression on the customers in order to sell products or services it is necessary to make the company brand renowned.

So, despite the daily pressure that a novel company has to countervail, its main efforts have to be focused on the construction of its own identity, in a quickly and efficient way, in order to create its own personal place in the society, in the community, and in the marketplace.

How to build a “company’s identity “or what we can call “company profile”?

We should start by saying that your company could have any name such as Mario Rossi or finestre Rossi. In both examples “the name” of your own company is a “brand”, as well as all the famous companies selling cars or toothpaste. At the same time your company should be named“Mario Rossi” even if it produces sweets and a particular product line named “Sweet promises”. But we shouldn’t go into the complex world of the product identity.

Your own company, indeed, is a product itself with such a name and often…a surname!

So building a company’s identity doesn’t simply mean hanging a placard of the new company’s opening. The creation of its own identity, instead, lays on the constant relationship between your own business and your own influential audience that encompasses your customers, the information means, current or future investors, employees, family, and suppliers and so on.

The company image consists in what company’s core is, starting from the owner till the final customer that reaches the product or the service. The “brand” has to show its own message, through “all” these channels, provoking an emotional answer on the final customer who will reward itself with his own fidelity.
As it happens in every new “affective” relationship, obviously, it needs time to be noticed and to gain reliability. While the company increases, the entrepreneur must enhance or intensify his efforts in the Marketing Area, in order to refine his strategies conveyed towards the final objectives.

Our company, therefore, needs its own identity to be recognized and chosen by the customers.Here there are some basic steps to make to build a “Company Identity”.

(Joanna L. Krotz "Why your company needs a consistent identity")

Autore: Marino Baccarini

22 dicembre 2009

Welcome!

La Moka Communication nasce da chi, nel corso di anni di lavoro in Italia e all’estero, per importanti aziende e istituzioni, oltre che per studi e grandi agenzie di pubblicità e comunicazione, ha maturato un vero rispetto per il budget del proprio cliente, grande, medio o piccolo che sia. L’agenzia è organizzata secondo una moderna concezione del servizio di consulenza, in ambito di marketing e creatività, direttamente commisurato alle reali esigenze e possibilità di spesa del committente. Ciò significa: una struttura più snella, in cui, sulla base del tipo di lavoro e di budget, si attivano solo le specifiche professionalità richieste, con l’evidente vantaggio per il cliente di non dover sostenere i “costi standard” di una struttura tradizionale, ma una spesa più razionale e correlata al tipo di prestazione realmente fornita e ai soli professionisti coinvolti nel progetto.

La Moka Communication was started up by people who have worked for years in Italy and beyond, for important companies and institutions, who have worked for large studios, in publicity and communications agencies, and have grown a real respect for the individual client's budgets, whatever size they may be. The agency is organised according to a modern concept of a consulation service, in the environment of marketing and creativity, and in proportion with the needs and purse- strings of the client. This means we offer a more stream-lined structure in which, depending on the type of work and the budget, we carry out only the specific tasks required, with the clear advantage for the client of not having to pay the 'standard costs' of a traditional structure, but a charge more reasonable and directly correlated to the type of performance suppiled by only those staff members directly involved in the project.