La Moka Lab è la valvola di sfogo dell'agenzia La Moka, uno spazio aperto
27 gennaio 2010
Il giorno della memoria
25 gennaio 2010
Consigli per una corretta comunicazione - parte 3
3 - Informatizzazione
18 gennaio 2010
Consigli per una corretta comunicazione - parte 2
2 - Aggiornamento e innovazione
Autore: Marino Baccarini
13 gennaio 2010
Consigli per una corretta comunicazione - parte 1
1. – L’esperto o l'agenzia di comunicazione
Avete definito l’identità della vostra azienda: è il momento di scambiare quattro parole con un esperto oppure un’agenzia di comunicazione. Abbiamo detto esperto o agenzia, non l’amico che promette di farvi il logo gratis e nemmeno il primo rappresentante che si presenta con la promessa di farvi spendere poco e consegnarvi il lavoro in tre giorni. Né, tantomeno, voi stessi… anche se avete acquistato un computer modernissimo e l’ultima versione di Photoshop. Abbiamo detto esperto o agenzia, cioè persone che prima vi faranno domande che a voi sembreranno quasi banali ma che a loro serviranno per rendersi conto di quanto approfondita sia stata l’analisi che avete fatto della vostra attività. Più domande vi faranno, meglio sarà. Non incaponitevi nel tentativo di dare loro consigli riguardo a colori e forme, piuttosto parlate di voi stessi, della vostra azienda, dei vostri prodotti e servizi e del motivo per il quale i clienti dovranno sceglierli.
Evitate di rivolgervi direttamente a un fornitore di stampati aziendali (es. tipografia), a meno che non disponga di uno staff eccellente, cosa non proprio facile da trovare... Ricordate che rivolgersi a esperti o agenzie di comunicazione serie e con referenze e capacità dimostrabili non è un costo, bensì l’investimento più importante nella costruzione dell’identità aziendale.
Ora avete la vostra insegna sulla facciata dell’azienda o dell’ufficio e tutti gli stampati principali sono stati consegnati. E’ il momento di far conoscere la vostra “marca”.
Come farsi "conoscere" nel territorio
Contribuite ad associazioni e iniziative benefiche, sociali, culturali e sportive per la collettività, che siano in grado di veicolare la vostra “immagine” nel giusto modo e che offrano un bacino d’utenza numericamente e qualitativamente importante per la vostra impresa. Non fate mai nulla che non possa tradursi in un aumento della notorietà presso i vostri clienti potenziali; utilizzate i mezzi stampa e radio televisivi locali per ampliare l’eco del vostro contributo nei confronti delle associazioni o delle iniziative benefiche. Intraprendete sempre un’azione progettata fin nei minimi dettagli, ma soprattutto operate affinché i vostri sforzi e investimenti, anche di piccola entità, aumentino il consenso intorno alla vostra azienda.
Lasciatevi coinvolgere in progetti relativi alla vostra area geografica, alla zona dove la vostra azienda opera, siano essi parchi pubblici o scuole, circoscrizioni, istituzioni educative, progetti di riqualificazione ambientale, centri commerciali o progetti di formazione professionale.
Scegliete iniziative che abbiano qualche attinenza o affinità con la vostra attività oppure con gli obiettivi della vostra azienda, il ritorno in termini di notorietà sarà maggiore, poiché il pubblico si ricorderà più facilmente di voi, soprattutto se l’iniziativa ha avuto molto successo. Rilasciate comunicati stampa congiunti con le associazioni alle quali partecipate e preoccupatevi che il vostro logo figuri sui documenti più importanti e che entrano in “contatto” con il pubblico. Ricordate che, in quanto imprenditori, avete responsabilità verso la comunità locale e la società in generale, perché sono le persone che acquistano i vostri prodotti e lavorano per voi che rendono possibile la crescita della vostra attività.
Non basta fare donazioni in denaro ad attività benefiche o filantropiche e pretendere benefici per la vostra azienda, se il vostro gesto non ottiene riconoscimenti. Se desiderate fare donazioni a carattere personale siete liberi di farlo ma se coinvolgete la vostra attività questa ne deve beneficiare in termini d’immagine.
Iscrivetevi ad associazioni culturali o circoli privati e non solo ad associazioni di categoria. Ricordate che le associazioni di categoria spesso si occupano solo della parte amministrativa della vostra azienda, ma se volete ottenere un ritorno in termini di “visibilità” del vostro marchio dovete impegnarvi di persona e coltivare i rapporti interpersonali, cioè fare “networking” nel senso di coltivare le relazioni interpersonali con persone dello stesso settore ma anche di settori diversi. Fare networking ed essere connessi alla comunità fa conoscere la vostra azienda e vi permette di avvicinare possibili clienti.
(Joanna L. Krotz "Why your company needs a consistent identity")
9 gennaio 2010
Consigli per una corretta comunicazione - introduzione
Autore: Marino Baccarini