La Moka Lab è la valvola di sfogo dell'agenzia La Moka, uno spazio aperto
verso cui far convergere qualsiasi argomento riguardante il sociale,
la pubblicità progresso, sostenibilità e tutela ambientale, sensibilizzazione civica,
idee e news sul mondo del marketing, della pubblicità e del design.


La Moka Lab is La Moka Agency's outlet, an open space
an open space in which letting converge any argument such as the social,
the advertising progress, the environmental sustainability and defense, the civic sensitiveness,
the design, ideas and news on the world of the marketing.



27 ottobre 2010

Eristoff: walf is back

Un branco di lupi vagava tra le vie di Mosca terrorizzandone gli abitanti. Diversi video in rete documentavano il fatto.

Ecco i video degli abitanti della città che testimoniano questa invasione. Terrificante!!









Niente paura è solo un Fake :)

E' una campagna di guerrilla, Walf is Back, per promuovere la vodka russa Eristoff.

Ecco il vero video :)




Photoshop PSD

Photoshop è uno strumento utile per chi fa comunicazione, ma anche per chi non lo fa di mestiere.
Questo video ci suggerisce Photoshop come strumento di vita, cioè come sarebbe bello se potessimo controllare la nostra vita come si fa con un PSD, come sarebbe bello se potessimo aggiustare i livelli sbagliati, unirli, o duplicarli, fotoritoccando cosa non va? :)


I Have PSD from Hyperakt on Vimeo.

26 ottobre 2010

LG e i fumetti

LG per promuovere il nuovo smart phone, Optimus 7, ha deciso di creare un video davvero originale, ambientato in Corea, in un mondo fatto di illustrazioni, lotte, mostri giganti.

Un protagonista, e la sua bella amica, sconfiggono il mostro polipo grazie all'aiuto di un esercito di guerrieri locali, e lo fanno grazie al nuovo smart phone.
La storia è narrata attraverso un fumetto e il montaggio fatto in pieno stile smart phone :)

Presentazione davvero originale.

24 ottobre 2010

I social media alla conquista dei consumatori

Da qualche anno ormai si parla del ruolo che stanno assumendo i social media nei processi decisionali di acquisto di prodotti e servizi. Si parla del fatto che possono influenzare le decisioni di acquisto del consumatore facendo in modo che, nel momento in cui insorge un bisogno, tra le varie fonti informative a cui l’utente/cliente può attingere per informarsi, tra cui motori di ricerca, sito del venditore, comparatori di prezzi, mondo off-line, ci siano anche i social media.

Come vi abbiamo detto nell’articolo della scrosa settimanapromuovere qualcosa sul web significa garantirgli visibilità in mezzo a una marea di contenuti, rendere consapevoli i navigatori della rete della sua esistenza, attirare la loro attenzione e, soprattutto, intercettare i loro interessi e bisogni”, per fare ciò l’azienda ha bisogno di migliorare la propria reputazione, rafforzare l’importanza del brand e dei prodotti, strappare clienti alla concorrenza e fidelizzarli nel lungo periodo.

Cosa si può fare?

Ora va di moda, avere una pagina fan, un blog e collegare questi con dei profili Twitter, Facebook e Friendfeed ecc..

Scelti i canali ci si chiede: e ora? Cosa devo dire? Che ci scrivo?

Si perchè il marketing su Facebook va progettato proprio come qualunque altra iniziativa di marketing.

Che senso ha creare una pagina fan su Facebook se non si sa se il tuo target di riferimento è su Facebook, perchè ci sta e cosa fà?

Quindi dovresti chiederti:

1) La tua pagina fan che obiettivi deve raggiungere?

2) Crei da solo la tua pagina fan, ma poi sai come misurare i risultati?

3) Ora che hai creato la tua pagina fan, puoi gestirla? Hai contenuti da inserire?

4) Ora che hai aggiunto fan in maniera indiscriminata, chiedendo ad amici e parenti di suggerire la pagina ad altri amici e parenti, sei sicuro di comunicare con il target giusto?

5) Hai il tempo per dialogare con i tuoi fan?


Quindi, se hai fatto il grosso errore di credere che fare marketing su Facebook equivale a possedere una pagina fan probabilmente rimarrai deluso, non otterrai risultati e dirai in giro che Facebook non serve.

Se, invece di fare da solo, ti fai aiutare da chi ne sa un po’ di più, i benefici ci sono?

Uno su tutti: posizionamento di lungo periodo del brand nelle mappe mentali dei consumatori, che significa che si ricorderanno di te quando avranno bisogno del prodotto che vendi tu e non andranno neanche a fare ricerche sui motori o sui comparatori di prezzi o tantomeno sui profili social, ma andranno direttamente sul tuo sito web ad effettuare l’ordine.

Friendfeed è sicuramente uno dei più grandi contenitori di chiacchiere del Web. Questa caratteristica fornisce alle tua azienda due opportunità: prima di tutto una miniera d’oro di feedback e commenti che devono essere monitorati e moderati, cosi da creare un terreno facile per iniziare a dialogare e creare relazioni con le persone.

Twitter rappresenta un’ottima piattaforma di diffusione di informazioni, non può essere considerato l’ideale per dare vita ad articolate conversazioni che coinvolgono più utenti. Le relazioni possono essere sì costruite come rapidi e brevi botta e risposta tra organizzazione e utente su problemi/questioni specifiche.

Forse è questo il motivo per il quale Twitter ha avuto successo come piattaforma di customer service.

21 ottobre 2010

IKEA 6x3

Invece del classico cartello 6x3 Ikea ha utilizzato quel tipo di spazio per comunicare al meglio le potenzialità delle proprie porte scorrevoli :)
L'idea è della DDB Germania, e ovviamente non possiamo fare che complimentarci.

La faccia della gente stupita e dei passanti che provano la porta sicuramente garantisce all'Ikea di aver speso correttamente i propri soldi...di certo resta impressa :D

19 ottobre 2010

Penna Pilot Frixon

Per la penna Pilot Frixion capace di scrivere e cancellare è stato creato questo video in stop motion che ci racconta la storia dell'evoluzione :)


17 ottobre 2010

Nuove strategie per i new media

Le strategie di marketing del passato privilegiavano aspetti quali il processo di produzione, il prodotto, la vendita. Benché tali orientamenti abbiano dato frutti, oggi si rivelano inadeguati, poiché la poliedricità del mercato e la maturità della clientela spingono le imprese ad avere un ruolo sempre più propositivo. E’ proprio qui che gli strumenti di Web Marketing possono offrire un notevole supporto.

Promuovere qualcosa sul web significa garantirgli visibilità in mezzo a una marea di contenuti, rendere consapevoli i navigatori della rete della sua esistenza, attirare la loro attenzione e, soprattutto, intercettare i loro interessi e bisogni.Una strategia di Web Marketing per ogni azienda è principalmente legata alla necessità di ottenere la massima visibilità sul web, valutata la crescita costante degli utenti online.

Secondo dati Nielsen nel mese di luglio 2010 c’è stato un incremento del 10% degli utenti di internet rispetto allo stesso mese del 2009.

Sono 10,8 milioni di individui, che navigano in media per 1 ora e 28 minuti al giorno. Più in dettaglio (55.8%) gli uomini e (44.2%) le donne on line, con una maggiore distribuzione nella fascia d'età 35-54, seguita dalla fascia 25-34 anni.

In un tale scenario, i new media offrono, sia alle grandi aziende sia alle PMI, concrete opportunità per sviluppare il proprio business e competere in mercati dalla connotazione sempre più globale.

Fino a luglio 2010 Nielsen ha rilevato 15.769 aziende inserzioniste, oltre 100 in più rispetto al 2009. Internet è stato il mezzo con l’aumento più rilevante di inserzionisti (+24,0%).


Le strategie di promozione online che vengono maggiormente utilizzate dalle imprese sono:

1. pagare i click o il tempo di permanenza del nostro messaggio pubblicitario su siti, portali o piattaforme di condivisione;

2. campagne di mail marketing;

3. ottimizzazione del sito per i motori di ricerca affinché sia meglio rintracciabile dagli utenti;

4. annunci sponsorizzati su Google Adwords;

5. campagne sui social networks;

6. diffusione di video virali.

Il vantaggio dell’investimento in questo tipo di strategia è dato da:

1) relazione diretta e dinamica tra aziende e consumatori, il web dà la possibilità di impostare la comunicazione come una relazione, se puoi conoscere i tuoi lettori, per te non saranno più generici consumatori, che possono cliccare sul tuo banner, ma “amici” a cui consigliare un prodotto o un servizio;

2) soglia di ingresso molto contenuta rispetto ai mezzi tradizionali;

3) investimenti misurabili in tempo reale, caratteristica di cruciale importanza, soprattutto nell’attuale crisi economica che costringe a prestare sempre più attenzione all’allocazione del budget.

Gli svantaggi possono essere inerenti al canale web e ad alcuni strumenti legati a esso:

1. difficile localizzazione della campagna pubblicitaria su specifiche aree geografiche nelle quali operano le PMI;

2. difficoltà nella gestione di reazioni negative rispetto al brand o al prodotto, soprattutto quando si tratta di campagne sui social media, per questo consigliamo di concedere la gestione di pagine fan e blog a esperti del settore;

3. le newsletter e il direct mail sono inutili, se non indirizzate a chi si è già iscritto al sito, o chi si registra alla newsletter con l’intento di ricevere informazioni sul prodotto o servizio, in caso contrario verranno considerate dagli utenti pubblicità invadenti;

4. i banner sono invasivi, e “disturbatori” della navigazione, soprattutto quelli che si aprono a tutta pagina, sono utili invece se il loro contenuto è inerente al sito che li ospita e rimandano ad approfondimenti maggiori.

8 ottobre 2010

I vecchi sistemi di comunicazione di massa. Quale è il migliore?

Dopo aver individuato i destinatari del messaggio aziendale, e dopo averlo realizzato adeguatamente, diventa importante definire l’impiego dei mezzi di comunicazione. La scelta di questi è certamente molto complessa, deve essere compiuta in funzione del prodotto, del mercato, del segmento oggetto di attenzione, del cliente.

Tra i grandi mezzi di comunicazione di massa, a supporto della vendita, ci sono: la stampa, la radio, la televisione e il cinema, le affissioni. La scelta non può essere solo in base alla popolarità del mezzo, ma anche (oltre che ai costi!) in base a plus e minus dal punto di vista pubblicitario.


La televisione

La televisione è stato il mezzo di comunicazione di massa maggiormente utilizzato in Italia sia dagli inserzionisti che dal pubblico. Continua a essere probabilmente il mezzo che ha le più grosse potenzialità e i più grossi limiti per i piccoli imprenditori.

I plus che la televisione offre sono:

1) la copertura, nessun altro mezzo in Italia permette di raggiungere un elevato livello di penetrazione della popolazione italiana in breve tempo;

2) la frequenza, utilizzando rubriche pubblicitarie che sono trasmesse a striscia nella settimana e che raggiungono più volte le stesse persone;

3) la creatività, che la televisione permette ai propri inserzionisti, l’inventiva di un filmato può trasmettere emozioni come pochi altri strumenti possono dare e consente di ottenere alti livelli di gradimento e la memorizzazione del messaggio pubblicitario.

Ci sono anche alcuni minus:

1) la soglia d'investimento pubblicitario per l’acquisto di spazi, è decisamente più elevata rispetto a quella di altri mezzi;

2) l’affollamento pubblicitario, che costringe le aziende a investimenti sempre maggiori per poter rendere più evidente il proprio spot, attraverso più passaggi televisivi;

3) il target non è "di nicchia", né molto "selezionabile";

4) la pianificazione (se pensiamo a RAI, Mediaset, La7, Sky...) può essere fatta solo sull’intero territorio italiano, quindi non adatto a operazioni di marketing areale o ad aziende con distribuzione di prodotto e di servizio concentrata territorialmente;

5) troppo costoso per i piccoli imprenditori.


La radio

La radio, fin dagli anni '20 del Novecento, è un mezzo che tiene ancora banco nella scelte per la strutturazione di un piano media.

I plus che offre sono:

1) mezzo duttile, capace di raggiungere pubblici eterogenei durante tutto l’arco della giornata; l’ascolto del mezzo avviene spesso in contemporanea con altre attività, gli altri media chiedono al loro pubblico d'interrompere ciò che sta facendo e d'investire tempo nella visione o nella lettura, mentre la radio fa compagnia a chi guida o lavora, senza rubargli neanche un secondo;

2) copertura nazionale delle campagne pubblicitarie con utilizzo dei grandi network, ma anche possibilità di realizzare messaggi mirati a singole regioni o province;

3) la produzione del messaggio radiofonico è veloce e presenta costi contenuti.

Ci sono anche alcuni minus:

1) l’assenza dell’immagine, e questo per alcuni prodotti può essere un problema, ma c’è musica e l’emozione di un discorso che sembra fatto a tu per tu, e per questo può risultare convincente.


Il cinema

Il cinema si è evoluto passando dai primi rudimentali "esperimenti" dei fratelli Lumière ai moderni film ricchi di effetti speciali, ora anche in 3D. Luogo ottimale per accogliere messaggi pubblicitari durante gli intervalli o prima della proiezione.

I plus che il cinema offre sono:

1) pubblici difficili da contattare con altri mezzi, come quello giovane, oppure con titolo di studio superiore e appartenente a classi socio economiche superiori, possono essere raggiunti facilmente; netta sintonia tra l’evento filmico e il messaggio pubblicitario che porta a un migliore ricordo del marchio e del prodotto;

2) buona flessibilità geografica.

Il minus sta nel numero degli spettatori, rispetto alla televisione o la radio, il cinema ha subito un calo degli spettatori, i multisala garantiscono la presenza di molti più utenti, ma non solo per la voglia di vedere il film, più per le attrattive e i divertimenti. Inoltre i rincari economici dei biglietti hanno allontanato molto il pubblico.


La stampa

Agli inizi la pubblicità veniva fatta con solo disegni, perché la maggior parte della popolazione era analfabeta e la pubblicità era molto semplice e immediata. Spesso si usavano i verbi all'imperativo: «Bevete...», «Prendete...», «Al vostro farmacista chiedete...». A oggi, come ognuno potrà osservare, l’advertising sui giornali si è evoluto molto.

I plus che il mezzo stampa offre sono:

1) flessibile e immediato, la flessibilità è data dalla capacità del mezzo di raggiungere in modo capillare tutta la penisola o di limitare una discreta copertura locale e differenziare gli annunci sulla base delle specifiche condizioni;

2) adattabilità del messaggio pubblicitario anche all’ultimo minuto, cosa impensabile per gli altri mezzi;

3) mezzo attivo che richiede la partecipazione e l’attenzione del lettore;

4) contesto redazionale di prestigio, che a sua volta si riverbera sul messaggio stesso, la testata è quindi in grado di dare immagine e credibilità all’annuncio pubblicitario. Quindi un messaggio pubblicitario presente sul Corriere della Sera o su Repubblica, assume la stessa credibilità della testata giornalistica che lo ospita;

5) fedeltà di lettura è un altro elemento importante nell’utilizzo pubblicitario del mezzo, essa permette di raggiungere lo stesso target più volte nell’arco di un tempo ridotto e di creare un’alta frequenza dei contatti.

Un minus può essere riscontrato nel livello creativo, come strumento non permette molta creatività rispetto ad esempio alla TV, mentre può anche essere usata come adattamento e rafforzamento delle campagne di affissione.


L’ affissione

Può essere inserito nel gruppo dei mezzi che coprono un target generico, ma molto più vasto rispetto al target della stampa.

I plus che l’affissione offre sono:

1) ampia copertura e frequenza a livello nazionale;

2) copertura locale, la possibilità di poter portare il messaggio solo in alcune zone del territorio.

I minus sono:

1) manifest affiancati, competono fra loro, distogliendo l’attenzione dello spettatore, per risultare visibile, leggibile e comprensibile, un manifesto deve avere un'immagine semplice, colorata, di impatto e un titolo breve, per questo l’affissione serve poco a chi ha bisogno di argomentare, mentre può essere utile a chi cerca notorietà e simpatia, o a chi per esempio trae vantaggio da un testimonial;

2) costosa se si vuole fare una campagna nazionale che raggiunga anche i piccoli centri.