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21 aprile 2010

Consigli per una corretta comunicazione - Coerenza nella comunicazione

Perchè la vostra azienda ha bisogno di un’identità coerente?

Immaginate di essere membri di un gruppo di consulenti professionali e che un’imprenditrice si presenti ogni volta con un look diverso a ogni incontro.

Immaginate che a un incontro si presenti con un taglio di capelli alla moda, un abito rosso sgargiante e un paio di scarpe dal tacco a spillo. All’incontro successivo immaginate che la stessa persona indossi un abito blu stile marinaro con i capelli lisci tinti di un colore diverso e che a ogni incontro abbia un look diverso. Di questo passo ognuno la scambierà per qualcun altro e non riuscirà a capire chi essa sia, la sua personalità e se lavorare con quella persona sarà vantaggioso.

Infatti quell’imprenditrice potrebbe essere un’agente immobiliare di successo e proprio la persona che vi serve per trovare l’immobile che state cercando. Tuttavia continuate a ignorarla perché appare inaffidabile.

Il punto? Considerate le implicazioni:

- il giudizio sull’affidabilità delle persone e delle aziende è basato sull’aspetto esteriore, look e immagine, noncuranza delle capacità o esperienza (cioè l’abito “fa” il monaco);

- la percezione del pubblico influenza la vita delle aziende;

- un’identità incoerente danneggia le relazioni con il cliente.

L’abito rosso sgargiante che grida “guardatemi” è accettato come stile di un venditore estroverso.

Non è necessario essere trasandati o vestiti in modo eccessivo per essere notati a tutti i costi. E’ il cambiamento costante che danneggia la fiducia dei clienti.

Questa prima parte dell’articolo di Joanna L. Krotz contiene chiaramente riferimenti a uno stile di vita più propriamente “anglosassone”, comunque non “italiano”. Tuttavia a ben guardare anche nello “stile” italiano possiamo individuare “stereotipi” che condividiamo con altre culture. Pensiamo al look dei funzionari di banca oppure al mondo della finanza in genere: vestito blu scuro, camicia bianca o azzurra, cravatta non appariscente, sono una costante e devono esserlo per infondere nel pubblico un’immagine o se volete “un’impressione” di fiducia, sicurezza, stabilità, reputazione e non ultimo, potere. Pensate alla divisa del medico: non è solo un abito da lavoro. E’ un indicatore, un “segno” come può esserlo la barba o il pizzetto. Provate a osservare le reazioni delle persone di fronte a un uomo adulto con un pizzetto grigio curato che si aggira nei corridoi di un ospedale indossando un abito a tinta unita non sgargiante. Nove volte su 10 viene scambiato per un medico o un “professore”. Evoca l’immagine depositata nella nostra memoria di bambini, ci ricorda i medici di una volta, seri, dal fisico possente celato dietro un camice bianchissimo con lo stetoscopio al collo. Uno stereotipo, appunto, l’immagine, il look che noi “crediamo” che un medico debba avere. L’abito, in tante occasioni, fa il monaco.

Un altro esempio chiarirà il concetto. Pensate a “Beautiful” il serial televisivo. Cercate di immaginare l’interno della casa dei Forrester. E’ esattamente come deve essere l’abitazione di una famiglia facoltosa. Gli elementi che fanno un ambiente “ricco” sono i seguenti: tappeti, libri, grandi vasi con piante e fiori, luce calda mai volgare, drappeggi e tendaggi preziosi, legno, nero e oro, i colori del lusso che a seconda delle mode possono accoppiarsi al crema, al grigio, al bianco.

(Joanna L. Krotz "Why your company needs a consistent identity")

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