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6 marzo 2010

Nuovi trend di marketing: il pluriball-adv

Alfred Fielding e Marc Chavannes, nel lontano 1957, non pensavano che avrebbero dato pane per i denti di molti creativi del nuovo millennio. Con la loro Sealed Air Corporation, infatti, diedero alla luce una scoperta sconvolgente: il pluriball.

Detto anche bubble wrap, è il materiale da imballaggio più comodo ed economico, ma è anche un oggetto che intrattiene grandi e piccini: quando si tratta di schiacciarne le palline si vorrebbe andare avanti per ore e ore.

Un simpatico esempio è questo calendario, uscito l’anno scorso.

Di recente, un’intera via in Inghilterra è stata ricoperta di questo materiale. Il tutto per promuovere i servizi di Confused.com, portale web dell’oltremanica che compara differenti assicurazioni trovando la più economica. La via non era casuale: Somerville Road, nel Worchester, ribattezzata accident road, è la via dove si sono registrati più incidenti d’auto in tutto il regno. Gli oltre 1500 metri quadri di pluriball utilizzati per questo ambient dovrebbero risolvere le cose…

Separa

Uscendo dalla logica “pluriball = protezione” e soffermandosi solo sul valore ludico delle bolle, troviamo diversi esempi eccellenti. Wirz BBDO Network di Zurigo ha sfruttato il materiale magico per l’ente turistico svizzeroBraunwald Tourism. L’idea, che vi abbiamo mostrato recentemente, era decisamente accattivante: il cartellone invitava a respirare l’”aria di montagna” imprigionata dentro le migliaia di palline.

Restando sul tema fermate dell’autobus, abbiamo altri due super-big brand: il primo è Sony PlayStation, che in Malesia ha giocato sul piacere che si prova a premere le bolle paragonato al premere i tasti del joystick.

Il secondo è NIVEA, che in collaborazione con TBWA Toronto ha fatto toccare con mano ai passanti il drammatico problema della cellulite.

A questo punto si può affermare che c’è un deciso trend creativo che vede il bubble wrap come elemento dominante della comunicazione non convenzionale.

Via Ninja Marketing

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